Visioni

Cosa vedere su RAI Play: 25 titoli

Oltre a essere tutto ciò che ci resta (o quasi) del servizio pubblico, RAI Play è davvero “molto più di quanto immagini”. La piattaforma streaming gratuita del servizio pubblico radiotelevisivo è piena zeppa di contenuti validissimi: nonostante questo, però, è poco conosciuta. Orientarsi nel marasma di titoli non è semplicissimo perciò ho pensato potesse essere utile avere qualche spunto per cominciare. Ecco allora una breve guida su cosa vedere su RAI Play composta da 25 titoli fra film, serie TV, documentari e programmi.

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Dieci film da vedere su RAI Play

  • The Tree of Life, pellicola di Terrence Malick vincitrice della Palma d’Oro nel 2011, cast stellare (Jessica Chastain, Sean Penn, Brad Pitt), regia superlativa: se ancora non lo avete visto, recuperatelo!
  • The Post è l’omaggio di Steven Spielberg al giornalismo investigativo della vecchia scuola interpretato da due colonne del cinema americano contemporaneo, Meryl Streep e Tom Hanks.
  • Le sorelle Macaluso racconta la storia di cinque sorelle che vivono da sole nella periferia di Palermo. Scritto e diretto da Emma Dante in collaborazione con Elena Stancanelli e Giorgio Vasta, è un bellissimo film sul significato delle relazioni familiari.

  • La La Land non ha bisogno di grandi presentazioni. Vi dico solo che difficilmente apprezzo i musical: in questo caso, devo ammetterlo, ho molto apprezzato.
  • Judy è il biotopic su Judy Garland, la bambina prodigio del celebre Mago di Oz. L’interpretazione di Renée Zellweger è superlativa.
  • Dogman di Matteo Garrone è uno di quei film che non esito a definire “capolavoro”.
  • La pazza gioia, lungometraggio coraggioso di Paolo Virzì sul tema della salute mentale. Per certi aspetti un po’ troppo “a modo” ma da vedere senza dubbi.
  • The Hateful Eight è l’ennesimo gioiello di Quentin Tarantino. Un film western, a tutti gli effetti, ma apprezzabile anche da chi non ama il genere.

  • Personal Shopper è passato molto in sordina ma secondo me merita tantissimo. Diretto da Olivier Assayas, con la bravissima Kristen Stewart,è un film horroreggiante che apre tantissimi spunti di riflessione non banali sul rapporto con le nuove tecnologie.
  • Il corpo della sposa ovvero gioventù, bellezza, tradizioni e questioni di genere in Mauritania. Regia di Michela Occhipinti.

Cinque serie e mini-serie TV

  • Normal People, meravigliosa mini-serie tratta dall’omonimo romanzo di Sally Rooney che ha partecipato alla scrittura della sceneggiatura.
  • Bangla non la considero un capolavoro ma merita di essere vista, anche solo per il fatto che finalmente abbiamo una rappresentazione non (troppo) stereotipata degli italiani di origini straniere.
  • Solo per passione. Letizia Battaglia fotografa è una mini-serie in due puntate interpretata da Isabella Ragonese. Non eccelle ma è da vedere perché l’esperienza biografica di Battaglia è di per sé straordinaria.

  • Esterno notte, serie TV in sei puntate sul rapimento e sull’omicidio di Aldo Moro. Regia di Marco Bellocchio: ho detto tutto!
  • Tratta dalla celebre tetralogia di Elena Ferrante, L’amica geniale è la migliore serie italiana di sempre, l’unica che secondo me raggiunge un livello di qualità davvero alto. Diretta da Saverio Costanzo e da Daniele Luchetti, è da vedere in attesa della quarta e ultima stagione che uscirà nel 2024.

Dieci titoli tra programmi e documentari 

  • Play Books è un programma condotto da Ilaria Gaspari e Vittorio Castelnuovo. Format leggero e veloce (ogni episodio dura 20 minuti) ma densissimo di contenuti interessanti.

  • Quante Storie è il programma storico dedicato ai libri. Condotto da Giorgio Zanchini, è un serbatoio ricchissimo per chi cerca nuove letture e punti di vista competenti sui temi d’attualità.
  • Il fattore umano è un programma di reportages giornalistici e inchieste sulle svariate violazioni dei diritti umani. Il format è  di Raffaella Pusceddu e Luigi Montebello con la collaborazione di Elisabetta Camilleri e di Antonella Palmieri.
  • Una pezza di Lundini è un piccolo capolavoro televisivo dei nostri tempi. Semplicemente imperdibile.
  • Me l’aspettavo – il sorriso di Don Puglisi, diretto da Simone Manetti, è il racconto (sobrio, delicatissimo) della vita di Pino Puglisi, figura emblematica nella lotta alla mafia dall’umanità straordinaria.
  • Marta, il delitto della Sapienza è un’eccellente docu-fiction, diretta sempre da Simone Manetti, sul celebre omicidio di Marta Russo.
  • Ferrante Fever è da recuperare assolutamente se avete amato L’amica geniale.

  • Human Flow, prodigioso documentario sulle migrazioni contemporanee di Ai Weiewei.
  • Il coraggio di essere Franco ripercorre la vita e la carriera del Maestro Battiato: da vedere cantando, ballando, piangendo.
  • Le mie poesie non cambieranno il mondo è il film-documentario di Annalena Benini e Francesco Piccolo dedicato a Patrizia Cavalli.
Immagine di copertina: Pixabay.

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